Il 5 marzo 2025 il Comune di Campi Bisenzio, Wambli Gleska ed Auser Sociale hanno presentato Donne sotto lo scialle, un viaggio conoscitivo sulla sacralità femminile nel mondo dei Nativi Americani e dei Lakota Sioux.
Grazie all’iniziativa promossa da Auser Sociale di Campi Bisenzio e dalla sua presidente Paola Lupparelli, oltre alla collaborazione e ospitalità del Comune di Campi Bisenzio, mercoledì 5 marzo 2025 alle ore 16 si è svolto un incontro pubblico che ha visto come protagoniste la vice presidente e tre consigliere dell’associazione culturale Wambli Gleska. Lisa Fracavallo, Luigina Cossu, Giovanna Di Filippo ed Anna Maria Donatella Secci hanno accompagnato il nutrito pubblico presente attraverso le sterminate praterie del Sud Dakota ad incontrare i Lakota Sioux e la sacralità della donna in questa antica e affascinante cultura.
Dopo la presentazione di Paola Lupparelli e della vice sindaca del Comune di Campi Bisenzio, Alessandro Martire, presidente di Wambli Gleska, ha introdotto il tema del pomeriggio agli intervenuti, seguito dalle splendide melodie del “flauto nativo americano” interpretate dal Maestro Ivan Ceci – socio della Wambli Gleska – il quale ha incantato il pubblico con la magia delle vibrazioni di questo antico e sacro strumento dei Lakota.
A seguire gli interventi delle quattro conferenziere. Le presentazioni, arricchite dalla proiezione di immagini hanno accompagnato il pubblico in un percorso conoscitivo della donna e della sua sacralità nella cultura e tradizione dei Lakota e dei nativi americani in genere. Luigina Cossu, vice presidente di Wambli Gleska, ha presentato il libro Donne sotto lo scialle, introducendo l’importante argomento del sacro femminile e di come tale aspetto sia ancora oggi presente nelle culture amerindie e quale sia oggi l’importanza di tale tradizione alla luce delle tante distonie delle società occidentali moderne. Un messaggio, alle porte della Giornata internazionale della donna, così importante e fondamentale in una società in cui i valori del femminile sono spesso dimenticati o ancor peggio negati.
Le successive presentazioni delle altre socie Wambli hanno introdotto gli spettatori all’interno di una “vibrazione sacra” facendo comprendere le problematiche moderne del ruolo femminile in una società che ritenendosi “moderna e avanzata”, ha purtroppo spesso dimenticato la “sacralità” e l’importanza del ruolo femminile.
Il pomeriggio culturale si è sviluppato per circa tre ore con grande attenzione e partecipazione del pubblico presente. La presenza anche di assessori/e e consiglieri del Comune di Campi Bisenzio hanno reso onore alle donne e alla Nazione Lakota con la quale oggi l’amministrazione comunale intrattiene rapporti ufficiali grazie al supporto di Wambli Gleska, che da 36 anni lavora instancabilmente per riaffermare i diritti e la dignità della Nazione Lakota Sicangu di Rosebud e di tutti i popoli Nativi.
Ricordare la storia, ricordare il genocidio, ecocidio ed etnocidio di oltre 70 milioni di amerindi che, a causa della conquista delle nazioni europee, nei secoli, hanno rischiato di scomparire per sempre, ma che oggi testimoniano al mondo la loro presenza, la lotta per i loro diritti inviolabili, per il diritto a tramandare alle future generazioni quei valori pregnanti che furono e sono, ancora oggi, alla base di queste meravigliose culture.
Ha concluso il pomeriggio fortemente partecipato il Maestro Ivan Ceci con due interpretazioni col flauto nativo, incantando il pubblico presente e facendo vibrare le loro anime con le splendide e avvolgenti melodie presentate.
Insomma, un pomeriggio in omaggio alla donna, ai temi della pace nel mondo, e della sacralità femminile che mai dovrà essere dimenticata.
Wambli Gleska ringrazia sentitamente Auser Sociale di Campi Bisenzio, l’amministrazione comunale, la vice presidente di Wambli Gleska e le consigliere intervenute, il socio consigliere Bruno Miscia, per il suo instancabile lavoro di testimone delle nostre iniziative culturali e di diffusione tradizionale della cultura Lakota. Si ringraziano sentitamente tutti i partecipanti che hanno voluto essere presenti.
Il Presidente
Alessandro Martire Oyatenakicijipi