Girano un sacco di voci sui social media, e leggo vari commenti da parte di persone di destra.
Si lamentano dello sporco e dell’aggressività dei cosiddetti “water protectors”, i protettori dell’acqua.
Certo, forse c’è stata una cattiva organizzazione, carenza di leadership o di disciplina del campo, questo è stato evidente anche per me ma questo è solo un piccolo dettaglio rispetto alle voci che certa gente, con malafede, mette in giro.
Questo movimento è cresciuto in fretta, è iniziato da alcuni adolescenti e si è trasformato in breve in una grande contestazione mondiale.
In pochi mesi, il campo ha visto l’arrivo di oltre 10.000 persone.
E proprio nel momento in cui era presente il maggior numero di persone, si sono abbattuti sul campo bufere di neve e temporali invernali.
“Bad leadership”, cattiva gestione, nessuno ha imposto di ripulire PRIMA di lasciare il campo e
dopo, la tanta neve e il terreno ghiacciato, hanno reso il lavoro difficile.
È stato un errore.
Ma ho visto con i miei occhi, le ultime (forse 200/300 persone che ancora erano al campo) che si davano da fare come matti per pulire, mettere da parte il cibo ( (Ho dato anche io un piccolo aiuto da uomo “vecchio” come me ) per salvare le attrezzature e spostare tutta la roba buona per dividerla con le persone delle riserve.
Ho incontrato, parlato e condiviso emozioni con alcune persone e quando ho avuto la possibilità ho sempre fatto loro una piccola intervista …
Ho trovato incredibili persone motivate, con al loro interno il fuoco sacro dei valori ….
Ho visto la loro determinazione a sudare, a dare la propria energia per realizzare un sogno, rispettare l’acqua, la terra sacra delle prime persone che hanno abitato quei territori, e far riconoscere i diritti umani dell’orgoglioso popolo nativo.
Ho partecipato a una capanna sudatoria con i nativi e non nativi.
Ho sentito la sofferenza, ho visto pregare tutti con la stessa energia e con tanto cuore.
Ho capito che queste persone sono senza giudizio, quel “giudicare” che molte persone che vivono nella finzione, in vite “plastic comfortable” spesso portano con sé.
A causa di motivi diversi, il mio lavoro, mio figlio e altri problemi, non è stato facile per me fare il viaggio negli Stati Uniti.
Ma avevo bisogno di sentire il “campo”, incontrare le persone, vedere la situazione da vicino, il razzismo e pregiudizio proveniente dall’altro lato, quello interessato al denaro facile, al profitto a breve termine, chiuso in una scatola in cui i sogni non hanno più spazio .
Nella mia breve visita, sono stato toccato dalla gentilezza di questi protettori dell’acqua, parlavamo la stessa lingua, le parole venivano dal cuore.
Certo nessuno è perfetto, alcuni meno volenterosi di altri, alcuni meno realistici e autentici.
Siamo tutti esseri umani.
Forse, vedere tutto questo dal divano di comode case provviste di tutti i confort, porta a convincersi di possedere la chiave di tutte le soluzioni e da qui nascono facili giudizi sugli altri.
Non è facile da lì essere coinvolti, fare scelte coraggiose in prima linea, contro il sistema NEMICO pronto a distruggere MADRE TERRA, il nostro pianeta, il nostro equilibrio ecologico.
Ma quanto amore ho potuto sentire lì con questa gente, da quanta determinazione e sacrificio sono animate queste persone per riuscire a trascorrere l’inverno nel Nord Dakota, per realizzare quello in cui credono dal profondo del loro Spirito.
Queste persone sono un esempio per me, sono una grande motivazione per combattere per l’energia sostenibile. Le “Big Company”, le grandi società, conoscono bene questa alternativa, ma il problema è che ancora continuano a preferire il denaro facile e veloce. Abbiamo bisogno di far capire alle imprese quali dovrebbe essere le priorità.
È possibile continuare ad avere pregiudizi su questo popolo e questo movimento, di sicuro si possono trovare alcuni dettagli per trovare colpe e puntare il dito se il pensiero negativo è più forte del vostro amore, ma se volete provare a cambiare il vostro pensiero e renderlo migliore, allora avrete bisogno di venire qui e iniziare a parlare con il vostro cuore.
Se reagite al pregiudizio e iniziate a parlare con il cuore con una qualsiasi di queste persone, sarete probabilmente toccati nel profondo, e capirete qualcosa di importante dalla cultura nativa: il fatto che tutti siamo uniti da qualcosa di profondo e grande, siamo tutti in relazione tra di noi e con l’Universo.
Ci sono persone laggiù che stanno creando un nuovo “popolo” formato da persone di diverse tribù e diversi colori di pelle, diverse nazioni e continenti.
Nessuno può distruggere, uccidere, questo campo e questa gente.
Sono l’unico futuro possibile per l’umanità.
Molte delle persone nella foto, sono state arrestate solo 2 giorni dopo la mia partenza dal campo.
La polizia della contea di Morton, pagata bene da DAPL, con gli altri team di polizia militarizzata,hanno invaso il campo con armi da guerra automatica, contro PACIFICI PROTETTORI DELL’ACQUA NON ARMATI
Sto pregando per voi ragazzi, siete divenuti la mia unica speranza.
E avete rialzato l’orgoglio e lo spirito di adolescenti nativi grazie ai quali oggi siamo in grado di organizzare “camp” per trasmettere alle nuove generazioni i valori e le tradizioni, possiamo così utilizzare questa energia nata con il vostro sacrificio.
Niaish
Mahêo shivandom
Hanohe-woheve (Falco dall’Est)
Patrick Allori, horseman culturalmente cresciuto con gli Cheyennes del nord.
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