Martedì 17 settembre 2019 la libreria-cinema Giunti Odeon ha accolto l’edizione 2024 di Wolakota, l’evento organizzato da Wambli Gleska per promuovere e celebrare la cultura Lakota in Italia e in Europa.
È stato un pomeriggio ricco e partecipato, aperto dal direttore artistico di Giunti Odeon, Gabriele Ametrano, che ha lasciato la conduzione a Mario Tenerani, giornalista sportivo che da anni segue con passione gli eventi organizzati da Wambli Gleska.
Tenerani ha introdotto Alessandro Martire, presidente di Wambli e patron della manifestazione, e i saluti di alcune personalità istituzionali vicine alla causa dei nativi americani: Federica Petti, vicesindaca del Comune di Campi Bisenzio; Nicola Armentano, consigliere al Comune di Firenze; Vittorio Gasparrini, presidente del Club Unesco di Firenze.
Oltre a quello degli ospiti presenti in sala, è stato proiettato il saluto di Moses Brings Plenty, noto attore hollywoodiano più volte ospite a Firenze delle passate edizioni di Wolakota, impegnato nelle riprese della quinta stagione di Yellowstone, la fortunata serie con Kevin Costner. È stata anche data lettura di un messaggio di Daniela Ballard, console USA a Firenze, che presenziò alla firma del protocollo tra la Città Metropolitana di Firenze e la Nazione Lakota nel 2022.
C’è stato spazio anche per un saluto ad Alfonso Di Martino, Capo di Gabinetto della Questura di Firenze, e a Gianfranco Bernabei, magistrato.
Non solo ospiti istituzionali ma interlocutori nella chiacchierata che Tenerani ha intavolato con Martire per presentare il suo nuovo libro edito da Giunti, Il pensiero dei Nativi americani, la via Lakota all’equilibrio. Un excursus su una civiltà che custodisce un grande sapere e che promuove uno stile di vita in perfetto accordo con la natura, qualcosa che l’Occidente solo di recente ha compreso di dover perseguire. Tra aneddoti e spiegazioni, la presentazione ha dato un assaggio del corposo contenuto del libro scritto da colui che è cittadino e portavoce della Nazione Lakota Sicangu di Rosebud, “custode di sacra Pipa, la ca’ Nunpa wakan, e danzatore del sole”. In molti hanno atteso, dopo la conclusione della presentazione, che Alessandro Martire autografasse la loro copia del libro.
A seguire, un nutrito gruppo di partecipanti all’evento ha seguito Martire nella visita guidata alla mostra di manufatti originali dei nativi americani in esposizione presso la Sala degli specchi di Giunti Odeon. La mostra, che comprende oggetti della collezione privata di Martire e che, assieme a quella di Sergio Susani, di fatto costituiscono la maggiore collezione di oggetti nativi in Europa, offre l’opportunità di vedere abiti, copricapi, armi e altri oggetti originali, adornati con il tradizionale intreccio di aculei di porcospino fino alla metà dell’800, e con le perline di vetro di Murano nell’epoca successiva. Su tutti, spicca il costume utilizzato da Kevin Costner in alcune scene del film Balla coi lupi, realizzato su copia di un originale.
Proprio il pluripremiato film di Kevin Costner sul rapporto tra l’uomo bianco e i nativi americani ha chiuso il programma di questa giornata di inaugurazione della mostra che potrà essere visitata fino al 29 settembre negli orari di apertura della libreria cinema.